ALITALIA Forum Blog

ma daiiiiiii!!!!!

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sbaffetto
icon8  view post Posted on 26/4/2008, 15:23     +1   -1




altri 300 milioni di euro, poi chissà quanti scioperi che ci saranno!!!!
vergogna!!!
 
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abm
view post Posted on 26/4/2008, 17:19     +1   -1




Sbaffetto, grazie per il tuo intervento.
Vuoi dirci come mai sei arrivato a questa sentenza?
 
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sbaffetto
view post Posted on 26/4/2008, 18:16     +1   -1




è già successo in passato no?
 
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abm
view post Posted on 26/4/2008, 18:27     +1   -1




E' accaduto come è accaduto a molte categorie di lavoratori. Dai metalmeccanici agli autotrasportatori, dai ferrovieri agli uomini radar. Tutto sempre seguendo le rigide normative sulla regolamentazione degli scioperi che vige in Italia. Ma non è detto che si ricorra allo sciopero senza un motivo valido, sarebbe autolesionismo non pensi?
 
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abm
view post Posted on 26/4/2008, 22:59     +1   -1




rainews24.rai.it - Parigi | 27 ottobre 2007
Terzo giorno (di cinque) di sciopero in Air France, aeroporto di Parigi nel caos
Le aree per i check-in prese d'assalto da passeggeri esasperati, carrelli contesi a gomitate, centinaia di persone che hanno dormito sulle poltrone dell'area imbarco. All'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle oggi terzo giorno consecutivo di sciopero degli hostess e steward della Air France, che rivendicano aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro, e conseguenze pesanti su traffico e passeggeri.

news.excite.it - 14 febbraio 2008
AIR FRANCE-KLM: TRIMESTRALE; UTILE -39%, PESANO SCIOPERI
Air France-Klm chiude il terzo trimestre con un utile in calo del 39%, appesantito dagli scioperi del personale di volo e di terra. L'utile netto, secondo quanto riferisce Bloomberg citando un comunicato, è così sceso a 139 milioni di euro contro i 229 dello stesso periodo dell'anno precedente. Le vendite sono aumentate del 3,9% a 5,98 miliardi. Il risultato è largamente inferiore alle attese degli analisti, che avevano puntato su un utile di 176 milioni di euro.

Commento: tutto il mondo è paese.

Inoltre vorrei ricordare questo articolo ... conti alla mano.
da blog.panorama.it
"Quanto ci costa regalare Alitalia ai francesi"
Renzo Rosati Venerdì 21 Marzo 2008 alle 8:42
Da 1 miliardo 700 milioni a 2,5 miliardi di euro: è quanto costerebbe allo Stato, o al sistema Italia, in ogni caso al contribuente, accettare alla lettera le clausole imposte dall’Air France- Klm per assorbire l’Alitalia. Una cifra in gran parte da pagare sull’unghia. Vediamo perché, secondo i calcoli di Panorama, sentiti esperti, politici, fonti riservate del ministero dell’Economia e dopo aver consultato documenti dei sindacati e delle altre parti interessate. Il capitolo più rilevante è la richiesta tassativa di chiudere il contenzioso fra la Sea e l’Alitalia. L’azienda che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate, presieduta da Giuseppe Bonomi, primo azionista il Comune di Milano, ha depositato presso il tribunale di Busto Arsizio un’azione di risarcimento da 1,25 miliardi per “danno emergente e lucro cessante”, cioè per l’abbandono dello scalo milanese da parte della compagnia aerea. Jean-Cyril Spinetta, numero uno dell’Air France-Klm, pretende dal governo una manleva, cioè la garanzia formale e scritta che si accollerà tutte le spese se la magistratura darà ragione alla Sea. Escluso un decreto, che con le elezioni alle porte non avrebbe neppure i tempi tecnici di conversione in legge, si tratta di accantonare i soldi, come fanno le aziende private per far fronte alle querele. Bonomi ha già detto che la cifra è trattabile, però la causa (appoggiata in pieno dal sindaco di Milano, Letizia Moratti) non è ritirabile. Si potrebbe scendere a 4-500 milioni, cioè al “lucro cessante”, ma solo a condizione che il governo si accolli altri impegni. Anche questi con oneri ancora tutti da verificare. La seconda voce di spesa immediata è il prestito ponte da 300 milioni che il Tesoro dovrebbe concedere all’Alitalia per garantirne la sopravvivenza da qui alla chiusura dell’accordo con l’Air France. Il prestito ha già sollevato i malumori dell’Unione Europea e il Tesoro dovrebbe quindi tentare di ricorrere al mercato. Poi c’è il problema spinoso dei cosiddetti esuberi, le persone a rischio di licenziamento.

È in realtà lo scoglio, anzi un’enorme barriera, contro cui pare destinata a infrangersi l’intera trattativa: Spinetta chiede il sì scritto di tutte le organizzazioni sindacali di piloti, personale di volo e addetti di terra. E mercoledì 19 lo ha ribadito a Roma: senza l’ok sindacale l’assorbimento dell’Alitalia è praticamente impossibile. Il primo incontro, martedì 18 marzo, era andato malissimo; il secondo, dopo preliminari il 20 marzo, dovrebbe tenersi dopo Pasqua. L’ultimatum scade il 31. Nel piano di Spinetta i tagli riguardano 1.600 dipendenti nell’Az Fly, cioè il personale collegato ai voli, e almeno 500 nell’Az Servizi, principalmente la manutenzione. Ma secondo un documento riservato della Cgil gli esuberi raggiungerebbero il totale di 7 mila in tutta Italia, tra aziende che lavorano direttamente per l’Alitalia, come l’Atitech di Napoli, e l’indotto di Malpensa. Paolo Ferrero, ministro uscente della Solidarietà sociale, e il suo collega dei Trasporti, Alessandro Bianchi, hanno sui loro tavoli dossier ancora più pessimistici: 10 mila posti a rischio, dei quali dovrebbe farsi carico lo Stato attivando immediatamente la cassa integrazione. A quale costo? Il governo ha appena firmato una prima procedura di cassa integrazione per 900 dipendenti Sea di Malpensa: 80 milioni in due anni, circa 45 mila euro l’anno per ogni addetto.
 
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sbaffetto
view post Posted on 28/4/2008, 11:22     +1   -1




Il mio concetto vuole essere questo perchè devono essere devoluti soldi del contribuente per un'azienda in fallimento? non è colpa di chui paga le tasse se ci sono troppi piloti no? che è in esubero che se ne vada a casa non è colpa mia giuso? ma ke venga pure venduta all'air france! la fiat non si è rimessa in piedi da sola? che faccia così pure l'alitalia scusate lo sfogo!
 
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CBA
view post Posted on 28/4/2008, 11:44     +1   -1




La FIAT è privata e viene gestita da persone capaci (Dr Marchionne) mentre Alitalia è ancora pubblica, il 49 per cento è dello stato (ministero Economia) ed è la politica a gestire il tutto. E' di questi giorni, la notizia che verrà fatto un nuovo amministratore delegato che verrà deciso dal nuovo governo.
Speriamo che il nuovo governo sappia trovare una soluzione, ma non è certo colpa dei lavoratori se oggi l'azienda rischia il fallimento. Chiaro??? o ci sono ancora dubbi???

Vergognati tu a dire certe sciocchezze!!! ma tu che lavoro fai sbaffetto??
secondo te 20.000 lavoratori devono andare in mezzo alla strada, a delinquere??? il forum è aperto a tutti, ma bisogna ragionare prima di scrivere.................
 
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cipollazzi
view post Posted on 1/5/2008, 00:01     +1   -1




CITAZIONE (sbaffetto @ 28/4/2008, 12:22)
Il mio concetto vuole essere questo perchè devono essere devoluti soldi del contribuente

sfogo più che giustificato...ma oltre questo dovresti (e dovremmo) lamentarci con tanti altri...la sanità in italia non funziona e costa decine di miliardi di euro e non ho mai sentito dire "il primario dell'ospedale xy deve trovarsi un altro lavoro"
questioni di punti di vista:

"Pochi sanno che per il progetto di ricerca sugli spaghetti della Barilla i contribuenti italiani hanno pagato circa 8 milioni di euro, e che lo Stato ha sborsato 10 milioni per un nuovo stabilimento pastaio di Foggia, rendendosi disponibile a finanziare anche l'arrivo dei sughi pronti sui banconi dei supermercati di mezzo mondo. Secondo i tecnici del ministero dello Sviluppo economico, che hanno preparato una relazione al Cipe sul funzionamento dei contratti di programma, alla fine il gruppo alimentare di Parma ha preso oltre 78 milioni di euro per una serie di investimenti al Sud.
Molto meno dei 172 milioni finiti nelle casse della STMicroelectronics (al tempo Sgs-Thompson), l'azienda inventata da Pasquale Pistorio, leader mondiale dei semiconduttori e simbolo del miracolo tecnologico siciliano, che ha chiesto e ottenuto agevolazioni per potenziare la sede di Catania e le linee di produzione. E se, come documentato giorni fa da 'la Repubblica', la Saras dei petrolieri Moratti ha spuntato agevolazioni per 200 milioni per ammodernare una raffineria in Sardegna, un altro contratto ha regalato agli americani della Texas Instruments ben 422 milioni, per mettere in piedi tre stabilimenti ad Avezzano, Aversa e Cittaducale, poi rivenduti ad altre società straniere. In pratica il 55 per cento dei costi dell'intero progetto è stato finanziato con denaro pubblico, e ogni nuovo occupato (1.150 in tutto) è costato allo Stato italiano la bellezza di 370 mila euro. STM ha fatto il record (550 mila euro per ogni nuovo posto di lavoro), mentre è andata malissimo ai lavoratori della Getrag, multinazionale tedesca che per venire a Modugno, in provincia di Bari, ha partecipato ai bandi della 488 e incassato quasi 100 milioni di euro. Il contratto non è stato ancora chiuso, ma il sogno degli operai di un lavoro sicuro sembra già tramontato: le commesse di trasmissioni e cambi per auto per Fiat e General Motors non tirano più, e dal 2005 è partita la cassa integrazione. Si punta ora su un altro accordo di programma con la Regione Puglia, ma il nuovo cadeau dello Stato arriverà solo nel 2009. "Forse", dice un lavoratore, "sarà troppo tardi".
tratto da un numero qualsiasi di un giornale qualsiasi (l'epresso) di qualche mese fa, basta girarsi intorno per vedere che non è AZ o i suoi troppi (??) lavoratori, ma tutto il sistema...
 
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7 replies since 26/4/2008, 15:23   154 views
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